Il cuore gentile e generoso del grande Gianfranco De Laurentiis  ha cessato di pulsare. Il popolarissimo giornalista romano è stato uno dei volti più noti delle trasmissioni sportive nazionali. Per oltre trent'anni ha lavorato per la RAI, realizzando programmi di assoluto successo: dal 1977 fino al 1994, insieme a Giorgio Martino, ha condotto Eurogol, la fortunata rubrica del Tg2 sulle coppe europee; dal 1987 al 1996 ha curato "Domenica Sprint"; dal 1993 al 1994 è stato direttore della Testata Giornalistica Sportiva della RAI; dal 1994 al 1995 ha condotto la Domenica Sportiva. Notorio ed assai apprezzato il suo inconfondibile stile e soprattutto garbo nel raccontare la cronaca sportiva italiana.

Appena appresa la ferale notizia della scomparsa di Gianfranco De Laurentiis, Avellino, l'Irpinia e soprattutto i tifosi biancoverdi sono rimasti attoniti. Perchè il grande giornalista è stato particolarmente legato alla nostra Irpinia, grazie ad una brillante intuizione dell'allora produttore televisivo Mario Barisano, che lo volle, per alcuni anni, quale ospite fisso (insieme ai noti colleghi Fabrizio Maffei ed Alfredo Pedullà) nella fortunata trasmissione settimanale di Primativvù "Contatto Sport". Imperdibile appuntamento settimanale dei tifosi irpini, la rubrica sportiva del lunedi, che analizzava le vicende dell'Avellino calcio, fu condotta, tra gli altri, da Gianluca Amatucci, e successivamente da un giovanissimo Michele Criscitiello.

Gianfranco eccelleva per i suoi giudizi sempre intelligenti e maturi, discendenti da un'impareggiabile esperienza tecnica e competenza dello sport in generale, e del calcio in particolare. De Laurentiis era un professionista di notevole autorevolezza, che, tuttavia, non faceva pesare nei confronti degli ospiti della fortunata trasmissione avellinese. Enormi, addirittura "didattici" erano il garbo e l'eleganza che emergevano palmari dall'atteggiamento e dal tono della sua voce.

Ciao Gianfranco, Avellino e l'Irpinia sono orgogliosi di aver goduto della tua simpatia e considerazione.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 14 ottobre 2020 alle 21:35
Autore: Rino Scioscia
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