Botta e risposta tra Vincenzo Greco, Direttore generale del Picerno, e alcuni tifosi del Sorrento dopo il rinvio della gara tra la squadra di Ginestra e i rossoneri, che si sarebbe dovuta disputare questo pomeriggio alle 14.30. Schermaglie apparse sulla pagina facebook del club lucano dopo le dichiarazioni, sibilline e piuttosto ambigue, con cui Greco ha manifestato sconcerto e insofferenza per lo stop imposto dalla LND, poco dopo le 13.30, al match in programma al "Mancinelli" di Tito. Nel  gruppo squadra del Sorrento, oltre al tecnico Luca Fusco, al vice Gennaro Piccolo e al preparatore atletico Salvatore D'Andrea, erano state riscontrate molte positività tramite alcuni tamponi effettuati in mattinata.

"La squadra era già in campo per il riscaldamento e poi ci è arrivata la comunicazione sul rinvio della gara da parte della Lega. Nella notte il Sorrento, che era già in ritiro a Tito, ha riscontrato alcune positività tra i tesserati. Venerdì sera ci erano arrivate già alcune comunicazioni su presunte positività nel gruppo squadra del Sorrento. Non voglio pensare male, so solo che, nonostante qualcuno dello staff era stato trovato positivo, la squadra era partita stando in ritiro qui. Poi stamattina dicono di aver effettuato dei tamponi rapidi visto che qualcuno aveva accusato dei sintomi. Hanno poi avvisato di queste presunte positività la Lega, che ha pensato di rinviare la gara. Il campionato già è falsato, ma poi andrebbero studiate regole certe. Capisco il Sorrento, ma noi e gli arbitri siamo qui e la partita si doveva disputare. Ricordo che la Casertana è scesa in campo con la Viterbese in nove effettivi e con elementi della Berretti. In quel caso si è fatto di tutto per far giocare la partita, anche alla Juve è capitato un caso simile. O stipuliamo regole chiare, o il nostro è destinato a sembrare un campionato amatoriale. Lungi da me pensare che sia stata studiata una strategia da parte del Sorrento, ma capirete che ci sono dei costi che abbiamo sopportato visto che siamo stati anche noi in ritiro. Abbiamo lavorato tutta la settimana e avere una comunicazione di questo tipo 45 minuti prima di una gara, non mi è sembrato corretto. Io parlo in genere, non ho nulla contro la Lega. Servono solo regole uguali dalla A alla D. Qui abbiamo 30 componenti delle Fdo che hanno fatto ore di straordinario e hanno comportato dei costi anche allo Stato. Invito le istituzioni calcistiche a studiare regole certe per tutti". Immediata la reazione di diversi tifosi del Sorrento che hanno accusato di antisportività il dirigente rossoblù, le cui esternazioni, ad un primo ascolto, sono apparse effettivamente lesive della condotta del club costiero, il quale mantiene per ora il più assoluto riserbo sulla faccenda.

In seguito, davanti ai tantissimi post di dissenso di diversi sostenitori rossoneri, la precisazione. 

"Non ho nulla nei confronti della società Sorrento e dei suoi tesserati che, anzi, ringrazio per il loro senso di responsabilità. Non ho nulla contro la Lega Nazionale Dilettanti che ringrazio ugualmente per la premura che ha avuto nel voler evitare contatti tra i nostri calciatori e quelli del Sorrento. Io volevo solo ribadire che andrebbe studiato un nuovo protocollo che metta per iscritto regole certe sulla disputa di una gara. E' assurdo far partire una squadra a cui erano state riscontrate positività in seno allo staff tecnico. Sarebbe stato più logico non farli partire e rinviare già da sabato la gara. Questo avrebbe evitato disagi a chi organizza una gara, a chi deve ospitarla e a chi è ospite. Solo questo".

Sezione: Serie D / Data: Dom 17 gennaio 2021 alle 16:00
Autore: Stefano Sica
vedi letture
Print