«Se state calmi e buoni, si gioca». Il celebre monito non è mai stato dimenticato all’ombra del Vesuvio. Stadio Collana: 20 aprile 1958. Napoli-Juventus 4-3 con la doppietta di Luis Vinicio e la telecronaca di Nando Martellini. Azzurri allenati da Amedeo Amadei, bianconeri da Ljubiša Broćić. Rispettivi capitani Bruno Pesaola e Giampiero Boniperti. A dirigere l’incontro il signore dei fischietti, Concetto Lo Bello, padrone di sé e della partita, definito non a caso «Il domatore con i leoni a bordo campo», per aver gestito con ordine e sangue freddo la presenza massiccia e strabordante del pubblico partenopeo a ridosso del rettangolo di gioco.

Lo Bello alza il braccio verso il cielo e il Vomero esplode. Achille Lauro preso di forza e issato sulle spalle come fosse san Gennaro. Ebbene quell'episodio indimenticabile, entrato nella memoria collettiva, è ripreso nel libro «Concetto Lo Bello Storie e momenti di vita tratti dall’archivio di famiglia. A cura di Rosario Lo Bello prefazione di Gianni Minà», che sarà presentato venerdì 14 ottobre nell’Antisala dei Baroni al Maschio Angioino. Un volume che intende rimarcare lo spessore umano e professionale di un arbitro di calcio e non solo, figura poliedrica, tanto da essere politico, allenatore, dirigente e presidente sportivo italiano.

Legami clorati. Concetto Lo Bello si alternava nell'arbitraggio con la pallanuoto, divenne tecnico (esordio 9-2 il 16 luglio 1951 contro il Catania), e poi seguì la trasformazione dell'Aretusa in Circolo Canottieri Ortigia (di cui fu presidente a partire dal 1952), proprio dove il mancino Valentino Gallo ha iniziato la sua carriera, prima di approdare al Posillipo e di recente alla Rari Nantes Salerno. Trascorsi biancoverdi in panchina per il napoletano Pino Porzio. 

«Il mattatore del fischietto», lo definì Enzo Tortora; «Il Minosse degli stadi», lo battezzò Gianni Brera. Noto il suo impegno ad ampio raggio per lo sport. Concetto Lo Bello fu uno dei fondatori della Polisportiva Aretusa e della Polisportiva hockey e pattinaggio. Dal 1976 fino alla sua morte è stato presidente della Federazione italiana giuoco handball. Nel 1975 fu proponente e relatore della prima legge relativa alla costruzione di impianti sportivi nel Mezzogiorno, argomento vivo più che mai. 

Sezione: Curiosità / Data: Gio 20 ottobre 2022 alle 15:07
Autore: Antonio Vistocco
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